Il moscardino Nino

Questa mattina non ho proprio voglia di alzarmi. Fa fresco ed è arrivato quasi l’inverno. Sto bene qui, nella mia tana nella siepe, bella morbida di erbette e quasi chiusa a mantenermi un po’ al calduccio.

Ma è meglio se mi dò una mossa.

Devo cercare le nocciole o altre bacche per accumulare un po’ di ciccia…bhe, mi serve per l’inverno, anche se metto qualche grammo in più, poi lo perdo!

Metto il nasino fuori, vha…vediamo che non ci sia la volpe…Non c’è! Bene posso uscire.

E’ quasi notte, magnifico. Io di notte sto proprio al sicuro: salto da un rametto all’altro, un po’ sgattaiolo (brr… questo termine mi mette paura!!!) e cerco la mia cena. Nocciole, nocciole nocciole!!! Sono ghiotto di queste, chissà che ne trovi nella siepe.

Un sorsetto di acqua nella roggia, una pulitina agli occhietti e poi via, si và!

Porca miseria, sono ore che giro, ma nocciole mica tante e neanche prugnole…solo qualche insetto buono e un sacco di quelle terribili cimici asiatiche (io quelle non le mangio…puzzano, bleah).

In verità anche la siepe è diventata piccolina, raggiungo in quattro salti la fine e poi torno indietro perchè ormai è isolata in mezzo ai campi (e se esco li fuori, tra volpe, pojana e altri soggetti come quelli…gnaam, divento un boccone facile)

Eh si, fino a un po’ di anni fa era lunga, andava da un campo all’altro e poi avanti ancora, ma poi è stata tagliata per far lavorare più rapidamente il trattore e arare, seminare e coltivare senza perdere tempo e sprecare benzina.

Potevano pensare anche a noi, però! Eravamo in tanti ad abitare qui ed era allegro.

Col mio amico riccio ci facevamo delle belle chiacchierate e ogni tanto veniva a trovarci signor rospo dal fosso e allora si che si rideva (rospo racconta barzellette benissimo!).

Certo, dovevamo trovare un posto un po’ al riparo da quei chiacchieroni del merlo, del pettirosso, del cardellino e della capinera….quando poi arrivava il luì con lo scricciolo, ce ne potevamo anche andare da un’altra parte (fanno un casino da tapparsi le orecchie).

Bei tempi, oggi faccio fatica a incontrare riccio e qualche mio amico moscardino. Pazienza, cercheremo di adeguarsi.

Sta arrivando la mattina con la nebbia dell’alba. E’ tempo di andare e tornare a casa.

Sistemo la cuccia con qualcosa di morbido e caldo e poi, abbasso la temperatura del corpo, mi appallottolo tutto e faccio un bel sonno, fino a quando si scalda l’aria a primavera. Buona notte amici!!!!

…….

Ahhh! Che caldino, mi sa che è arrivato il momento di svegliarsi…ma che giorno è? Mha, spetta che guardo fuori…

Bhe l’erba è cresciuta, il cielo è limpido, giusto qualche nuvola. C’è un bel venticello e aria di pulito e nuovo. Mi sà che è primavera.

Che fatica… dai stendiamoci un po’ le zampette… via una pulitina al pelo e vediamo di cercare qualcosina da sgranocchiare perchè questo inverno ho consumato tutto.

Bhe, bella linea che ho! Niente pancia, fianchi asciutti. Ok andiamo fuori.

Mah! Perbacco! Dove sono? Che è successo? Qui è cambiato tutto! Aspetta che vediamo…

Miracolo!!! La siepe è tornata lunga, ma lunga lunga. Certo, ancora piccolina, sarà un metro, ma intanto…

Ecco cos’era questo inverno la confusione che sentivo ogni settimana: sono stati loro!

Lo sapevo che stavano cercando di fare qualcosa di importante, hanno piantato un sacco di piantine, che meraviglia!!!

Grazie ragazzi!!!! Li vedo, sono in fondo che tagliano l’erba, sudano e ridono, Ciao!!!

Grazie!!!

Vi voglio bene!!!!

PM

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